Arrosticini

Pubblicato il 04/08/2016

Origini

Gli arrosticini sono legati alla tradizione pastorale dell'Abruzzo e alla pratica della transumanza. Il loro luogo d'origine è da ricondurre alla fascia pedemontana del Gran Sasso d'Italia, a cavallo tra le province dell'Aquila e di Pescara.

Tra i principali centri di produzione degli arrosticini, ad oggi estesa su tutto il territorio regionale, si riconoscono i territori di Capestrano, Navelli, Pizzoli e Santo Stefano di Sessanio nell'aquilano, Chieti, Guardiagrele e la Val di Sangro (Atessa, Lanciano, Fara San Martino, Villa Santa Maria) nel chietino, Bussi sul Tirino, Caramanico Terme, Penne, Popoli, Rosciano, Tocco da Casauria nel pescarese e Atri, Cellino Attanasio, Castilenti e Isola del Gran Sasso d'Italia nel teramano.

Gli arrosticini, inoltre, si stanno facendo apprezzare anche fuori dall'Abruzzo, grazie a qualche imprenditore che li sta proponendo nelle maggiori catene distributive con risultati soddisfacenti, non solo presso le comunità di emigranti abruzzesi.

Agnello spiedini: panoramica ingredienti

Gli arrosticini sono composti di carne ovina.[2]


Agnello spiedini: carne tagliata a cubetti

La preparazione consiste nel tagliare la carne in tocchetti di dimensioni molto ridotte ed infilarla in spiedini (in alcune zone detti «li cippe»). Gli arrosticini sono poi cotti alla brace, normalmente utilizzando un braciere dalla caratteristica forma allungata a canalina definito, in base al dialetto della zona, «lu fucon», «fornacella», «furnacella», «rustillire» o anche «arrostellaro» (o anche più raramente «la canala»).


Agnello spiedini: cottura casalinga alla piastra

Per la riuscita dell'arrosticino, molto dipende anche dalla cottura e dalla griglia utilizzata, dalla temperatura del fuoco, ma soprattutto dall'abilità del cuoco. Sono disponibili anche fornacelle elettriche di piccolo e medio ingombro, tuttavia i risultati in termini di gusto e piacevolezza al palato non sono confrontabili con quelli ottenibili nella cottura alla brace.

Le tipologie di «arrosticino» sono principalmente due:

  • produzione in serie, caratterizzata da cubetti di carne di circa 1 cm di lato infilati su di uno spiedino di legno per una lunghezza di massima di 20 cm;
  • produzione manuale, in cui la carne è tagliata con il coltello a tocchetti irregolari di varia dimensione interponendo strati di carne molto magra a tocchettini di grasso, sempre di pecora, che li rende morbidi e profumati. Quest'ultimo tipo di arrosticini, a detta degli estimatori, è il più pregiato perché necessita di carne di ottima qualità per poter reggere bene una cottura più lunga.

Varianti di Arrosticini:

  • Arrosticini di carne di castrato.
  • Altre varianti: nella grande distribuzione e in vari ristoranti vengono venduti arrosticini di carne di agnello non castrato.

Negli ultimi anni, soprattutto nella Val Pescara, si stanno diffondendo anche gli arrosticini di fecte (fegato). In questo caso si alterna un pezzo di carne con una foglia d'alloro. Un'altra variante prevede l'aggiunta di una piccola fetta di cipolla. Carne suina, di tacchino e di pollo sono varianti che non sono riconducibili alla tradizione abruzzese, ma ad un formato di carne più grande e chiamati comunemente spiedini.

Fonte Wikipedia